procida ispira
espressioni
nell’ambito del programma culturale
di Procida capitale italiana della cultura 2022
teatro - danza
Percorsi, spettacoli e dispositivi di apprendimento per una rinascita civile collettiva
Espressioni è una rassegna di teatro contemporaneo che per vocazione crea percorsi, spettacoli e dispositivi di apprendimento per una rinascita civile collettiva: un’opportunità post-moderna di contaminazione e convivenza degli opposti che si offre come occasione di sospensione dalla costante iperconnessione on line.
Che senso ha se solo tu ti salvi è un verso della poesia “Per un teatro clandestino” del maestro Antonio Neiwiller, artista carismatico che elesse Procida a luogo di evocazioni e creazioni artistiche che ci ha costantemente ispirati. Lo spazio del teatro, quindi, come possibilità di cura e riabilitazione collettiva alle relazioni umane, ma anche di riscrittura dei luoghi. In un’isola senza un luogo canonico della messinscena, sconfineremo in altri spazi e contesti della realtà urbana, proveremo a risemantizzarli e a generare nuovi immaginari.
info
Rassegna di teatro contemporaneo
Evento diffuso
programmazione
1 — 2 settembre Romeo Castellucci
—
7 — 10 luglio
Bus Theater
Claudia Fabris
Roberto Latini
altri appuntamenti presto online
per alcuni spettacoli a capienza limitata è necessaria la prenotazione, da effettuare compilando il form online.
per informazioni e assistenza
ticketing@procida2022.com
programma 1 — 2 settembre
Il Terzo Reich
di Romeo Castellucci
L’installazione si basa sulla rappresentazione spettrale di tutti i nomi; una sequenza della totalità dei sostantivi del vocabolario italiano proiettati uno a uno. Rappresentano potenzialmente tutti gli oggetti della realtà dotati di un nome.
La velocità di sequenza è commisurata alla capacità retinica e mnestica di trattenere una parola che appare nel baleno di un ventesimo di secondo.
Si tratta di comprimere lo sguardo sul punto critico di fusione, poco prima della perdita dell’aggancio percettivo, nello sfarfallamento che sfugge alla netta distinzione dei singoli termini. Il frenetico e liminale susseguirsi delle parole fa sì che alcune di esse rimangano impresse nella corteccia visiva di ciascun spettatore; altre - la maggioranza - andranno perse. Lo spettatore, esposto a questo trattamento, subisce la parola umana sotto l’aspetto della quantità. Non il cosa, ma il quanto. L’affastellarsi frenetico delle nominazioni non lascia nessuno spazio alla scelta o al discernimento. Il nucleo del linguaggio ritorna al rumore bianco, che riporta al caos.
Il Terzo Reich è l’immagine di una comunicazione inculcata e obbligatoria, la cui violenza è pari alla pretesa di uguaglianza. Qui, il linguaggio-macchina esaurisce interi ambiti di realtà, là dove i nomi appaiono uguali nella loro serialità meccanica, come fossero i blocchi edilizi di una conoscenza che non lascia scampo.
Ogni pausa è abolita, occupata. La pausa, cioè l’assenza delle parole, diventa il campo di battaglia per l’aggressione militare delle parole, e i nomi del vocabolario così proiettati, sono le bandiere piantate in una terra di conquista.
Precede la proiezione un’azione simbolica in cui una performer darà vita a un cerimoniale di “accensione” del linguaggio. Il suono che accompagna l’installazione, composto da Scott Gibbons, sarà apodittico.
1 — 2 settembre
ex tenimento agricolo di palazzo d’avalos
terra murata
ore 21.30
replica ore 23.00
—
80 posti per ogni replica
prenotazioni dal 22 agosto
ATTENZIONE
L’installazione presenta audio a volumi elevati e immagini ad alta frequenza che sono sconsigliate a chi è affetto da epilessia, cardiopatia e a persone fotosensibili. L’installazione è sconsigliata anche a minori di 12 anni.
è necessaria la prenotazione
compila e invia il form selezionando data e orario
programma 7 — 10 luglio
Venere e Adone
siamo della stessa mancanza
di cui sono fatti i sogni
di Roberto Latini
L’amore terrestre e quello divino nel disarmo di un destino ineluttabile, è il tema trattato da Shakespeare, Tiziano, Rubens, Canova, Carracci, Ovidio.., attraversando il mito nell’arte, come trattenendo il respiro. Un respiro-fotogramma, solo, fermato, definito, come a impedire che il racconto si possa compiere nel finale che già sappiamo. È forse la speranza che si possa vincere il destino, dando all’Arte il compito di sfidare il tempo e trattenerlo. Sospenderci nella tenerezza.
Anche questo mito ci rivela che gli Dei in tanti casi possono solo arrendersi al cambiamento; oppure lasciarsi sorprendere. Il corpo di Adone in terra svanisce nell’aria fresca del mattino e dal suo sangue in terra spunta un fiore bianco e rosso. Lo si potrebbe percepire come un “mito della primavera”, il mito della rinascita. Venere e Adone è la storia di ferite mortali, di baci sconfitti che non sanno, non riescono a farsi corazza, difesa. Anche Amore non può nulla. Anche Amore è incapace; è sfinito, è logoro, è vecchio. Sconfitto. Eppure, cadendo, fa un volo infinito.
7 luglio
-
spiaggia
silurenza “grotte blu”
ore 21.00
120 posti
La Cameriera dei Sogni
di Claudia Fabris
Piccolo percorso di abbandono all'ascolto di parole, poesie e ninnananne in riva al mare, per traghettarci nel cuore della notte e scivolare dolcemente nel sonno, come quando eravamo bambini. Se vi addormenterete non vi sveglieremo.
7 — 9 luglio
—
spiaggia
silurenza “grotte blu”
ore 23.00
45 posti
è necessaria la prenotazione
compila e invia il form selezionando data e orario
La Camera della Poesia
di Claudia Fabris
Uno spazio intimo dove fare un’esperienza di abbandono all’ascolto in cuffia guidati dalla voce della Cameriera di Poesia.
Un ristorante per lo spirito dove antipasti e piatti del menù sono parole, poesie e suoni e gli ospiti vengono accolti con cura per trovare consolazione, commozione e ispirazione durante le proprie giornate. L’idea è che possano prenotarsi per un massaggio poetico con la medesima attitudine con cui andrebbero alle terme, in un centro estetico, da un massaggiatore o a fare yoga.
8 — 10 luglio
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ex chiesa di san giacomo
via vittorio emanuele, 12
ore 19.00
45 posti
è necessaria la prenotazione
compila e invia il form selezionando data e orario
Bus Rooms
Vita Morte e Oracoli
Bus Theater
Lo spettacolo mescola il linguaggio del teatro con l'illusionismo, la musica dal vivo, il teatro di figura, la suggestione divinatoria dei tarocchi (interpretazione jodorowskiana), incastonandolo nella più classica tradizione delle attrazioni di strada.
Accompagnati da una sorta di Caronte dei luna park, padrone di casa o maggiordomo, o spirito della casa gli spettatori, si ritrovano in uno spettacolo che li trasforma in ospiti di una vecchia casa/teatro, di cui a poco a poco scoprono le stanze e gli spiriti che la abitano. C’è una specie di camera mortuaria, la cucina che accoglie gli ospiti-spettatori, un angolo di salotto ricettacolo di bottiglie di ogni tipo, la stanza armadio custode di ricordi, la stanza da letto divinatoria, e una sorta di waiting room.
In ogni stanza vive un personaggio che ci presenta una microstoria con un vero e proprio numero. Come nel libro di “Alice del paese delle meraviglie”, in questa casa deformata tutto è troppo piccolo e nello stesso tempo grande poiché negli spazi angusti ogni dettaglio diventa enorme, visibile, significante.
Si compie così un viaggio per pochi intimi fra le reliquie di un amore perduto, le illusioni di un prestigiatore ubriaco, letture di tarocchi che suonano come parole del destino per l’ospite prescelto e una continua beffarda ed ironica presenza della morte.
8 — 10 luglio
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piazza Marina Grande
via roma
ore 20.00 / 21.00 / 22.00
massimo 18 persone a turno
SOLD OUT
La Bambola
di Claudia Fabris
Due donne, un carillon, un nastro rosso di raso che le lega, immagine poetica di una bambola che inizialmente sembra girare indefinitamente privata d'ogni volontà, in una spirale continua che essa stessa incarna e alimenta.
Ma il nastro finisce, la bambola rompe l'incantesimo e se ne va per il mondo e l'altra rimasta sola scopre, spogliandosi, il segreto nascosto sotto le gonne delle donne, una magia di piccole lucciole che salgono al Cielo sposandolo alla Terra.
La bambola e lo spogliarsi, cliché di una femminilità impoverita, si trasformano trasfigurandosi in una piccola rivelazione poetica.
10 luglio
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piazza dei martiri
via vittorio emanuele, 12
ore 23.00
ingresso libero
è necessaria la prenotazione
compila e invia il form selezionando data e orario
espressioni
rassegna di teatro contemporaneo
percorsi, spettacoli e dispositivi di apprendimento per una rinascita civile collettiva
per info e prenotazioni
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