Il Terzo Reich è l’immagine di una comunicazione inculcata e obbligatoria, la cui violenza è pari alla pretesa di uguaglianza. Qui, il linguaggio-macchina esaurisce interi ambiti di realtà, là dove i nomi appaiono uguali nella loro serialità meccanica, come fossero i blocchi edilizi di una conoscenza che non lascia scampo.
Ogni pausa è abolita, occupata. La pausa, cioè l’assenza delle parole, diventa il campo di battaglia per l’aggressione militare delle parole, e i nomi del vocabolario così proiettati, sono le bandiere piantate in una terra di conquista.
Precede la proiezione un’azione simbolica in cui una performer darà vita a un cerimoniale di “accensione” del linguaggio. Il suono che accompagna l’installazione, composto da Scott Gibbons, sarà apodittico.
1 — 2 settembre
ex tenimento agricolo palazzo d’avalos
terra murata
ore 21.30
replica ore 23.30
prenotazioni dal 22 agosto
ATTENZIONE
L’installazione presenta audio a volumi elevati e immagini ad alta frequenza che sono sconsigliate a chi è affetto da epilessia, cardiopatia e a persone fotosensibili. L’installazione è sconsigliata anche a minori di 12 anni.