Echi delle distanze - Small Island Big Song
La rassegna musicale Echi delle distanze è partita con il collettivo Small Island Big Song, musicisti e attivisti provenienti dalle Isole del Pacifico e dell’Oceano Indiano, che si sono esibiti in diverse location dell’Isola e si sono e confrontati con la comunità isolana e non.
La rassegna Echi delle Distanze curata da Wakeupandream, nell’ambito di Procida 2022 Capitale Italiana della Cultura, è partita lo scorso 3 maggio con una serie di appuntamenti musicali che si alterneranno fino a settembre e che coinvolgerà concerti, workshop e dibattiti con protagonisti musicisti provenienti da isole di tutto il mondo.
Ad inaugurare la prima settimana di eventi è il collettivo delle Isole del Pacifico e dell’Oceano Indiano Small Island Big Song che ha tenuto il primo incontro al Belvedere di Terra Murata presentando il progetto prodotto da BaoBao Chen di Taiwan e Tim Cole dell’Australia.
Il primo workshop si è svolto il 4 maggio da Kan delle Isole Mauritius che ha costruito insieme ai partecipanti, a Casale Vascello, dei strumenti musicali con il riutilizzo di rifiuti in plastica raccolti sull’isola. A seguire, il collettivo si è spostato a Palazzo Costagliola per un incontro di presentazione del progetto. Ad animare il dibattito era presente Selina Leem - attivista sul climate change, la più giovane donna a partecipare alla Cop21 a Parigi - ha raccontato dell’impatto che i cambiamenti climatici hanno sulla sopravvivenza delle isole. Ad affiancarla, BaoBao Chen, producer del progetto e Emlyn, musicista e cantautrice delle Mauritius e co-fondatrice di "Enn Losean Vivab", organizzazione che sensibilizza gli studenti sull'inquinamento da plastica. La prima giornata termina con un concerto al Molo Sopraflutto di Marina Grande con Charles Maimarosia delle Isole Solomone che ha incantato gli spettatori con una performance nella quale ha mescolato vari suoni attraverso flauto di pan, chitarra e canti ancestrali.
Il terzo giorno, il 5 maggio, è partito con un concerto all’alba alla Spiaggia della Lingua con Emlyn e Putad di Taiwan. In una cornice intima e suggestiva, il pubblico è stato accolto con suoni e canzoni che rimandano al tema della natura, di come sia profondo e autentico il rapporto che l’uomo instaura con essa. In particolare un invito a prendersi cura dell’ambiente, fulcro dell’intera rassegna. Nel pomeriggio si è svolto un secondo dibattito al Belvedere di Terra Murata con Selina Leem, Emlyn e BaoBao Chen che hanno discusso insieme agli ospiti sulle cause dei disastri ambientali nelle isole e su come il loro messaggio artistico possa contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico. Per il concerto della sera la Chiaiolella ha ospitato la potente voce di Putad che ha unito antiche tradizioni vocali con un’attitudine ruvida quasi punk-rock. I dibattiti sono continuati anche il 6 maggio a Piazza dei Martiri con Selina Leem e Putad che hanno raccontato delle loro esperienze focalizzandosi in particolar modo sul ruolo delle donne indigene. In serata l’artista Emlyn si è esibita a Casale Vascello con la sua ravann (tamburo di pelle di capra).
L’ultimo giorno, il 7 maggio, si conclude con un workshop di danza tradizionale delle isole curato dalla danzatrice e coreografa Tiana Liufau dalle Isole Samoa. In seguito, tutti gli artisti del collettivo Small Island Big Song si sono riuniti la sera presso la scuola A. Capraro di Procida per dare vita allo show conclusivo.