procida innova

il suono del
— tempo

nell’ambito del programma culturale
di Procida capitale italiana della cultura 2022

musica


La data sonification per indagare le forze invisibili che operano nell’impatto e nella trasformazione degli ecosistemi e delle comunità e un’opera d’arte pubblica che anima i dati raccolti in tempo reale


La data sonification per comunicare questioni complesse e socialmente rilevanti ad un pubblico più ampio, grazie a una stratificata gamma di linguaggi e sensi. Utilizare banche dati con informazioni locali e globali, dai dati quantitativi sullo stato attuale dell’atmosfera, ai dati sulle rotte delle barche che entrano in relazione con l’isola, fino ai dati sulla concentrazione in atmosfera di agenti inquinanti.  

Il Suono del Tempo è curato da Leandro Pisano e Agostino Riitano, sviluppato in collaborazione con Liminaria in due sessioni tematiche.

Il primo appuntamento indaga le forze invisibili che operano nell’impatto e nella trasformazione degli ecosistemi e delle comunità, come i segnali della terra e le energie corporee umane. Ospiti l’artista giapponese Soichiro Mihara e la curatrice Yukiko Shikata che installeranno le opere accompagnandole da momenti di incontro e confronto con il pubblico. 

Il secondo appuntamento coinvolge l’artista digitale uruguaiano Brian Mackern, che sarà in residenza a Procida per sviluppare un’opera d’arte pubblica site specific che attraversi gli ambienti fisici e digitali, animando i dati raccolti nella comunità in tempo reale. Il lavoro di Mackern è stato ospitato nei maggiori festival d'arte internazionali e ha ricevuto riconoscimenti da numerose istituzioni.

 

info


Il Suono del Tempo - curato da Leandro Pisano e Agostino Riitano - è un progetto artistico dedicato al data sonification, la pratica di rappresentare i dati attraverso il suono


programma

 

talk

Energies in the Rural
D
a Aomori a Procida, attraversando tre territori rurali meridiani


31 luglio
ore 19,30
cittadella dei misteri


Intervengono Agostino Riitano, Direttore Procida Capitale Italiana della Cultura 2022 e il curatore del progetto Leandro Pisano.


Progetto di cooperazione transnazionale tra Italia e Giappone, EIR-Energies in the Rural analizza, attraverso l'arte legata alle nuove tecnologie, l'impatto delle politiche energetiche in specifici territori rurali situati in punti lontani del globo: la regione di Aomori, in Giappone, e le aree del comprensorio di Loreto Aprutino, dell’Alta Irpinia e della Valle Caudina, nel Sud Italia. Nell'occasione, verrà presentata al pubblico la residenza svolta in Italia nel mese di luglio 2022 dal media artist Soichiro Mihara e dalla curatrice Yukiko Shikata, tenutasi in tre luoghi: in Abruzzo la residenza artistica e azienda agricola Pollinaria, in Alta Irpinia il Museo Etnografico “Beniamino Tartaglia”, in Valle Caudina il festival internazionale Interferenze / Liminaria.

 
  • Un media artist che vive e lavora a Kyoto, in Giappone. La sua pratica artistica si focalizza nella creazione di sistemi che impiegano un'ampia gamma di materiali, media e tecnologie, come acustica, bolle, radiazioni, arcobaleno, microbi, muschio, flussi d'aria, suolo ed elettroni al fine di interrogare continuamente l'hic et nunc. Dal 2011, dopo che un terremoto e uno tsunami hanno colpito la costa orientale del Giappone, lavora a progetti che studiano i limiti dei sistemi tecnologici sui quali è costruita la società moderna. Dal 2013, partecipa a programmi di residenza in ambienti estremi, come le regioni polari ("Ars biaorctica"), la foresta pluviale ("Labverde").

    Ha partecipato negli ultimi anni a una serie di importanti mostre ed eventi internazionali: la sua personale "The World Filled with Blanks" si è tenuta alla Kunstraum Kreuzberg / Bethanien di Berlino nel 2013 e al Kyoto Art Center nel 2016. Le partecipazioni alle mostre collettive includono "Open Space 2017: Re-envisioning the Future ” (ICC, 2017), “Elements of Art and Science” (Ars Electronica Center, Linz, 2015‒16), “Sound Art-Sound as a Medium of Art” (ZKM, Karlsruhe, 2012-13), residenza in 10 siti di 8 paesi come SymbioticA (Perth, Australia), DEPO2015 (Pizen, Repubblica Ceca), Kuandu Museum (Taipei, Taiwan) e Do a Front (Yamaguchi, Giappone). Ha ricevuto premi da Ars Electronica, Transmediale, Japan Media Arts Festival, ed è co-autore del testo “Haptics Hacks (Asahi Press, 2016)”. Ha fatto parte della giuria del Prix Ars Electronica 2019 ed è stato finalista del NISSAN ART AWARD 2020. Negli ultimi anni, si è anche occupato della conservazione e del restauro di sculture sonore e opere di media art.

  • È una curatrice e critica che vive e lavora a Tokyo. Direttrice artistica del progetto “Forest for Dialogue and Creation”, è attualmente presidente dell’AICA Giappone (International Association of Art Critics). È visiting professor presso la Tama Art University e la Tokyo Zokei University, lecturer presso la Musashino Art University, Institute of Advanced Media Arts and Sciences (IAMAS), e presso la postgraduate school of Kokugakuin University. Ha lavorato come curatrice sia in diversi progetti come il Canon ARTLAB (1990-2001) che in prestigiose istituzioni come il Mori Art Museum (2002-2004) e l’NTT ICC (2004-2010).

    Tra le iniziative alle quali ha contribuito negli ultimi anni, ci sono il simposio dell’AICA Japan, i progetti MMFS 2020 e “Forking PiraGene” (2000), i forum “Information as a form of capital; e “Spirits as Energy|Stone, Water, Forest and Human” (2021). Membro della giuria di diversi premi internazionali e co-autrice di pubblicazioni, è curatrice del progetto EIR (Liminaria + Aomori Contemporary Art Centre), e membro dell’advisory board del progetto Liminaria.

 
 

Energies in the Rural
è un progetto supervisionato dai tre curatori Aya Murakami, Leandro Pisano e Yukiko Shikata

coprodotto da
ACAC Aomori Contemporary Art Center
Associazione Culturale Interzona
APS / Liminaria

in collaborazione con:
Pollinaria
MEDA - Museo Etnografico di Aquilonia “Beniamino Tartaglia”

con il patrocinio di
Istituto Italiano di Cultura di Tokyo
MADRE - Museo d’Arte Contemporanea Donna Regina, Napoli
Università degli Studi di Salerno - Dipartimento di Studi Politici e Sociali
Università di Salerno
Centro Studi Media Culture Società - Dipartimento di Studi Politici e Sociali, Università degli Studi di Salerno.

 

installazione
arte contemporanea

Study of Air
di Soichiro Mihara


1 agosto
ore 19,30
ex chiesa di san giacomo


installazione: microfoni,low-pass filter, controller, ventola CC


orari di visita

1 — 7 agosto
ore 19,00 — 22,00


Il movimento ondeggiante del corpo fluttuante è dovuto a variazioni invisibili del flusso d'aria. Un sensore installato all'esterno misura costantemente i dati del vento in quest'area e il ventilatore sul pavimento viene controllato in tempo reale in base alle informazioni. Una serie di sistemi che catturano e ricostruiscono il vento sono finalizzati a considerazioni pratiche semplici sul concetto di aria in Giappone. La motivazione di questo lavoro trae linfa dal libro "Studies on Air" di Shichihei Yamamoto. In Giappone esiste una espressi-one specifica: "lettura dell'aria", usata quando si tratta di prendere decisioni collettive. Per considerare questo vero e proprio mondo, Mihara ha iniziato a sviluppare un dispositivo che potesse catturare l'oggetto metaforico: l'aria stessa.

 

residenza e installazione

40°46′N 14°02′E
Isola di Procida
Sonifications

di Brian Mackern


1 — 10 settembre residenza artistica

11 settembre
restituzione pubblica

talk introduttivo / inaugurazione installazione sonora permanente

scogliera fanale rosso
porto di marina grande
ore 19.30

live performance

piazza marina grande
porto marina grande

ore 20.30

l'installazione sarà fruibile tramite il proprio smartphone, si raccomanda di portare delle cuffiette personali



“Affective Cartographies” è un processo artistico che Brian Mackern sviluppa già dal 1997, collegando modalità personali e comunitarie di mappare, comprendere e interpretare in modo creativo gli ambienti che abitiamo, attraversiamo, viviamo. Il focus di questo processo si occupa della rappresentazione dei luoghi e dei diversi aspetti della localizzazione dell'"essere".

Questa pratica ha avuto diversi approcci e forme interdisciplinari di sviluppo e produzione. Una delle sue evoluzioni è “Sonifications of City Ports”, una linea di ricerca iniziata a Liverpool (2014-2015), e proseguita a Bahía de Todos Los Santos (2016), nello Stretto di Magellano (2017-2018), a Bahía de Montevideo (2018/19), Lisbona (2018) e Valparaiso (2019/2020). I porti sono punti di passaggio durante un viaggio: consentono di rimodellare le culture, ricostruire tracce e storie urbane. I porti costruiscono società e rappresentano modalità di reinserire significati vecchi e nuovi nei nostri modi di vedere e di essere nel mondo; essi forniscono opportunità per chi appartiene a un'altra cultura, per mettere in discussione il suo essere nel questo mondo. Essi rappresentano delle vere e proprie interfacce.

In occasione di Procida Capitale Italiana della Cultura 2022 - nell'ambito del progetto "Il suono del tempo" curato da Leandro Pisano e Agostino Riitano - Brian Mackern proseguirà ed estenderà questa ricerca creativa sulla data sonification, generando una rappresentazione sonora dell’Isola di Procida, che include dati significativi come temperature, maree, temporali, fondali, venti, coste, topografie, densità del traffico marittimo e segnalazioni marittime, ma anche dati sociali e storie locali, reinterpretandoli attraverso processi algoritmici e generando una propria narrativa sonora. 

L’evento finale del percorso svolto da Brian Mackern a Procida, all’interno del progetto “Il suono del tempo”, curato da Leandro Pisano e Agostino Riitano, rappresenta così l’approdo di un lavoro condiviso dall’artista con il territorio e la comunità locale, che lascerà in eredità un’installazione permanente collocata nell’area del porto. A corollario dell’apertura dell’opera, ci saranno un talk introduttivo e una performance live audiovisuale nella quale Brian Mackern restituirà al pubblico il racconto per immagini e suoni del suo attraversamento dell’isola.

  • È un new media artist, sviluppatore e designer di progetti artistici digitali e ibridi basati sulla rete dal 1995. Musicista, compositore e sviluppatore di strutture e ambienti visivi sonori autogenerativi e reattivi, la sua pratica artistica si addentra in aree definite da memorie e ricordi, geografie urbane e cartografie affettive, rumore, remix, glitch e data bending. I suoi lavori, che riguardano principalmente processi e strutture che attraversano ambienti digitali e reali, esplorano il design delle interfacce, le creazioni di soundtoy, le animazioni video-dati in tempo reale, la netart e la soundart. Ha presentato il suo lavoro e tenuto workshop e conferenze in tutta l'America Latina e in Europa. Il suo lavoro è stato esposto nei principali festival d'arte internazionali e ha ricevuto riconoscimenti da numerose istituzioni. È anche curatore e coordinatore di progetti artistici ed educativi basati sulle tecnologie contemporanee. Vive e lavora a Montevideo, in Uruguay.

 

il suono del tempo

a cura di
liminaria e MAO - Media & Arts Office

per Procida Capitale
Italiana della Cultura 2022

 



liminaria

è un progetto di ricerca e studio sul campo attivo dal 2014 e orientato alla creazione di reti sostenibili dal punto di vista culturale, sociale ed economico in diversi territori rurali del Meridione d’Italia. Nato come progetto locale nell'area del Fortore beneventano e poi allargatosi ad altri luoghi meridiani, Liminaria mette in campo una serie di diverse (narr-)azioni che investono campi differenti: dagli eventi culturali e performativi, tra i quali un programma di residenza di sound art, fino ai percorsi di co-working con le scuole e alla sperimentazione di format ibridi legati alle nuove tecnologie, in un’ottica che si fonda sull’esperienza di strategie e pratiche sostenibili di transizione ed innovazione interagite con gli spazi, i paesaggi e le comunità locali. 

Liminaria è un progetto ideato, curato e prodotto dall'Associazione Culturale Interzona - APS, organizzazione che si occupa di suono, arti, tecnoculture e ruralità, fondata nel 2003 a San Martino Valle Caudina, un piccolo borgo rurale ai confini tra Irpinia e Sannio beneventano. 

web


MAO - Media & Arts Office

 MAO è un’Associazione Culturale la cui missione è la divulgazione della cultura digitale attraverso eventi e produzioni editoriali. Nata nel 2006 si rivolge a tutte le persone che per qualsiasi motivo  sociale, economico, o di posizionamento territoriale e urbano, non hanno accesso alla cultura digitale. MAO è uno strumento di divulgazione di contenuti culturali avanzati con lo scopo di compensare il “digital divide” che impedisce alle persone di usare capire e esperire la cultura digitale. MAO assolve a questa missione producendo eventi e prodotti culturali, con la coscienza che il “digital divide” è una questione di assoluta attualità e interessa una moltitudine di categorie della popolazione. In quest’ottica, l’Associazione è orientata a valorizzare il lavoro degli attori locali “Made in Campania” attivi nelle tematiche di riferimento, creando progetti che favoriscono l’incontro tra realtà internazionali e attori locali aiutando l’immagine della regione all’estero potenziando le connessioni e le risorse presenti sul territorio.

 MAO è cultura digitale espressa in tutte le piattaforme in cui è solita declinarsi: installazioni ambientali che applicano nuove tecnologie, live video e audio espressi dai creativi di tutti i continenti, talk e conferenze sui topic più attuali che ci coinvolgono come users e come consumer di tecnologia e nuove piattaforme di comunicazione, database, copyright, arte in rete…

 web

  • Curatore dei progetti Energies in the Rural e Liminaria

    Leandro Pisano è un curatore, critico e ricercatore indipendente, che si occupa delle intersezioni tra arte, suono e tecnoculture. L’area specifica di interesse della sua ricerca riguarda l’ecologia politica dei territori rurali, remoti e marginali. Ha fondato nel 2003 il festival internazionale di arti e nuove tecnologie Interferenze e lavora a progetti che riguardano il suono e le aree rurali, come Liminaria (dal 2014). Tra le diverse mostre di arte sonora che ha curato, ci sono “Otros sonidos, otros paisajes” (MACRO Roma, 2017), “Alteridades de lo invisible” (Festival Tsonami 2018, Valparaíso, Cile) e “Manifesto of Rural Futurism” (Istituto Italiano di Cultura di Melbourne, Australia, 2019). È autore del libro “Nuove geografie del suono. Spazi e territori nell’epoca postdigitale” (Meltemi, 2017). È dottore di ricerca in Studi Culturali e Postcoloniali del Mondo Anglofono presso l’Università degli Studi “L’Orientale” di Napoli e attualmente è cultore della materia in Cultura anglo-americana presso l’Università “Carlo Bo” di Urbino.

 

 

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